E’ la scienza della sana alimentazione. Il termine coniato dal dott. Stefhen De Felice, nasce dalla fusione dei termini “nutrizione” e “farmaceutica”, per indicare la disciplina che indaga tutti i componenti o i principi attivi degli alimenti con effetti positivi per la salute, la prevenzione e il trattamento delle malattie Ippocrate sintetizzò l’esigenza di coniugare alimentazione e salute con un aforisma: «Fa’ che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo.
Interviene nel benessere e nella prevenzione delle patologie cardiovascolari e degenerative, possono rafforzare il sistema immunitario e regolare le funzioni intestinali.
Si occupa di analizzare l’alimentazione, i principi attivi presenti negli alimenti e le componenti alimentari che si distinguono per la loro efficacia terapeutica, sia per quanto riguarda la prevenzione che il trattamento di malattie o disturbi.
Il fine è quello di spingere le persone a consumare cibi che fanno bene alla salute in modo che non si renda necessaria l’assunzione massiccia di farmaci..
Oggetto di studio della nutraceutica sono soprattutto i cibi di origine vegetale in quanto, di norma, si contraddistinguono per la loro ricchezza di componenti bioattive. Ma non si escludono alimenti di origine animale.
Ci sono due possibili approcci teorici:
- I nutraceutici intesi come molecole o composti contenuti in alimenti dai comprovati effetti terapeutici, preventivi o curativi. In questa prospettiva, gli effetti positivi per la salute sono riconducibili anche all’alimento nella sua integrità e non soltanto ad una singola componente;
- I nutraceutici intesi come categoria specifica di integratori. In questo caso, le sostanze farmacologicamente attive sono estratte dall’alimento che le contiene e all’occorrenza modificate, potenziate o private di eventuali molecole dannose. Si trovano sul mercato sotto forma di capsule, compresse, tinture o polveri.
In linea generale, il nutraceutico influenza positivamente una o più funzioni dell’organismo, indipendentemente dal fatto che si tratti di alimento integro o di una specifica componente. Il cibo o la bevanda definiti come nutraceutici forniscono al consumatore dei vantaggi per la salute che vanno oltre al semplice aspetto nutrizionale.
Quando la somministrazione del nutraceutico avviene tramite integratori, gli elementi salutistici del frutto, della verdura, del legume o di qualsiasi alimento funzionale, possono essere assunti a concentrazioni superiori rispetto a quelle ottenibili con la dieta, potenziandone così i benefici e l’efficacia terapeutica.
Nutraceutici e alimenti funzionali
Il nutraceutico fa riferimento ad una singola componente dell’alimento che spicca per le sue virtù terapeutiche, impiegata da sola o in miscela nella produzione di integratori alimentari. L’alimento funzionale, invece, è il cibo vero e proprio che esprime i suoi benefici per la salute ogni giorno quando viene servito a tavola.
Gli integratori naturali possono essere sia nutraceutici che integratori classici e si caratterizzano per la loro composizione naturale, di origine vegetale. Contengono per lo più di estratti di piante officinali, concentrate o potenziate mediante procedimenti chimico-industriali e, all’occorrenza, alcuni eccipienti.
Esempi di nutraceutici
- Acidi grassi omega-3: hanno proprietà cardioprotettive. In natura si trova nei pesci di acqua fredda, alghe marine, semi di lino, spinaci, noci, oli di semi e nelle parti verdi di altre verdure. Fanno parte degli acidi grassi polinsaturi ed esercitano un’azione antinfiammatoria su arterie, articolazioni e neuroni.
- Curcuma: le sostanza benefiche sono situate nel rizoma tuberizzato. Si chiamano curcuminoidi e hanno proprietà antinfiammatorie e anti-neoplastiche. Per attivare la biodisponibilità è necessario aggiungere piperina, contenuta nel pepe nero.
- Mela annurca: è ricca di antiossidanti ed è efficace nel regolare i livelli di colesterolo e nel contrastare la caduta di capelli. Contiene una massiccia presenza di procianidine B2, una famiglia di antiossidanti dalle molteplici virtù per la salute.
- Melatonina: Oltre a facilitare il sonno, agevola la sincronizzazione dei ritmi cardiaci ed è un ottimo antiossidante, soprattutto per il tessuto nervoso. Alcuni recenti studi ne hanno evidenziato alcune funzionalità di rigenerazione cellulare, tanto da renderla un’efficace terapia anti-aging. Nel cibo è possibile trovarla nelle mandorle, nell’avena, nel mais, nel cacao, nel riso integrale e in diverse specie di frutta e ortaggi.
- Magnesio: è un minerale dagli effetti rilassanti, soprattutto sul sistema neuromuscolare. Particolarmente indicato per chi manifesta stati di tensione all’apparato muscolare e per chi soffre di lombalgia, torcicollo e disturbi simili. Tra gli alimenti che contengono magnesio spiccano soprattutto legumi, cereali e frutta secca;
- 5-HTP: il 5-idrossitriptofano è il precursore della serotonina e della melatonina. La serotonina è conosciuta anche come “l’ormone della felicità”, la melatonina, è nota anche come “l’ormone del sonno”. Assumere 5-HTP, quindi, ha una duplice azione: contrasta la depressione e migliora la qualità del sonno. In natura, si trova nei semi di Griffonia (Griffonia Simplicifolia
- Bromelina: contenuta nell’ananas, è una sostanza dalle spiccate proprietà antinfiammatorie particolarmente efficaci per l’apparato muscolo-scheletrico, inoltre aiuta la digestione, il drenaggio dei liquidi corporei e la funzionalità del microcircolo.
- Valeriana, famosa per la sua azione sedativa e calmante, probiotici (es. fermenti lattici) e prebiotici.. Questi ultimi due sono noti per la loro capacità di influenzare positivamente i processi digestivi.
Gli alimenti di origine vegetale spiccano su tutti gli altri per quantità di proprietà nutraceutiche. L’uva rossa, contiene il resveratrolo, un efficace antiossidante che recenti studi hanno associato ad un miglioramento del tono dell’umore. I broccoli prevengono diverse forme di tumore e la soia contiene isoflavoni in grado di migliorare la salute delle arterie.
I nutrienti contribuiscono a mantenere inalterata la funzionalità biochimica dell’organismo. Le tossine alimentari e ambientali espongono il nostro DNA ad alcune mutazioni che si accumulano negli anni; in questo senso, i nutrienti svolgono un ruolo molto importante perché contribuiscono a correggere queste mutazioni.
I grassi di origine vegetale siano da preferire a quelli di origine animale. Così come è accertato che alti livelli ematici di vitamine A, C, E e di ß-carotene garantiscono una maggiore prevenzione da gravi patologie.
Non sempre è sufficiente la sola alimentazione. Non è consigliabile assumere integratori a caso. Necessita sempre la diagnosi e la indicazione del medico.